Un ritardo che rischia di rendere vana l’efficacia del provvedimento che permette ai condomini di cedere l’Ecobonus all’impresa che realizza il lavoro, in cambio di un abbattimento del costo dell’intervento. Ad evidenziare tale questione è Ermete Realacci, presidente della VIII Commissione Ambiente della Camera.
L’onorevole Realacci ha appena depositato una interrogazione sulla estrema lentezza nel percorso di attuazione dell’Ecobonus per i condomini: “Il grave ritardo nella definizione delle modalità di accesso all’Ecobonus per i condomini, da parte della Agenzia delle Entrate, rischia di vanificare questa misura e di far perdere al Paese una importante opportunità. L’efficienza energetica è una politica strategica sia per l’ambiente che per l’economia. Conferisce infatti un contributo importante alla riduzione delle emissioni climalteranti, porta risparmi rilevanti sui consumi energetici e sulle bollette e rilancia l’edilizia in chiave green. Aiutando l’Italia ad andare nella direzione indicata anche dalla Cop21 di Parigi”.
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“Nel solo 2014 – prosegue il deputato Pd – il credito di imposta per ristrutturazioni e risparmio energetico ha prodotto 28,5 miliardi di investimenti e 425mila posti di lavoro fra diretti e indotto. Anche per questi motivi la Legge di Stabilità ha prorogato a tutto il 2016 l’Ecobonus ampliando la platea dei fruitori anche ai condomini. Per sanare questo ritardo ho presentato una interrogazione al ministro dell’Economia e delle Finanze sottoscritta anche dai colleghi Antonio Misiani e Chiara Braga”.
La proposta di cedere la detrazione fiscale alle imprese era stata avanzata inizialmente dalla Commissione Ambiente della Camera e dal Consiglio nazionale degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori (CNAPPC) e poi inserita nel testo della Legge di Stabilità.
“Al fine di facilitare gli interventi di riqualificazione dei condomini – continua Realacci - è stata infatti prevista anche la possibilità da parte dei condomini di cedere il credito con il fisco all’impresa che realizza il lavoro, in cambio di un abbattimento del costo dell’intervento. Per rendere operativa questa misura è tuttavia necessario un provvedimento con le modalità di attuazione che l’Agenzia delle Entrate avrebbe dovuto emanare entro febbraio e di cui siamo ancora in attesa. Come denunciato con preoccupazione da Legambiente e dal Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori. Considerando che le detrazioni scadono il 31 dicembre – conclude il presidente della Commissione Ambiente – questo grave ritardo rischia di rendere vana la misura. Ho quindi chiesto al Ministro dell’Economia e delle Finanze di sollecitare l’Agenzia delle Entrate ad emanare celermente la sopraccitata circolare”.
Infatti, se a beneficiare del bonus fosse il condominio, i vantaggi sarebbero minori poiché l’importo della detrazione dovrebbe essere suddiviso tra tutti i condòmini (i quali dovrebbero in ulteriore istanza aspettare 10 anni per ottenere il rimborso totale della loro quota). Con tale novità, invece, l’impresa, fruendo del bonus, può applicare immediatamente uno sconto al condominio cliente.
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